STAR7, persone di sostanza che cercano e trovano soluzioni

Dalla provincia di Alessandria al mondo. Partendo dal tradizionale libretto uso e manutenzione – di cui realizza i contenuti, li traduce in oltre 60 lingue e li stampa – STAR7, azienda internazionale che offre soluzioni per la creazione e la gestione dei contenuti di prodotto, ha sviluppato il suo business con l’evolversi dei clienti e della tecnologia. In 20 anni si è così tanto evoluta che nel 2021 ha chiuso con 59 milioni di euro di ricavi (in crescita del +36% rispetto all’anno precedente) e per il 2022 gli analisti stimano ricavi per 78 milioni di euro. Un’azienda che sta al passo con i tempi

Lorenzo Mondo, amministratore delegato e fondatore di STAR7, qual è il prossimo obiettivo?

“Siamo partiti nel 2000 come filiale italiana del Gruppo STAR fornendo servizi di traduzione, poi abbiamo sviluppato e potenziato i servizi intorno all’informazione di prodotto: dal supporto all’ingegneria di prodotto e di processo, alla creazione e gestione di contenuti tecnici e di marketing, alla stampa, all’esperienza virtuale. Il nostro obiettivo è quello di continuare a crescere, anche dopo la recente quotazione in borsa, soprattutto all’estero: vogliamo ampliare la nostra presenza in Paesi in cui non siamo ancora operativi attraverso la costituzione di nuove società e una crescita per linee interne”.

Dall’ingegneria di processo e di prodotto, alla traduzione, alla stampa, alla realtà virtuale e immersiva fino ad accompagnare i clienti nella transizione verso il Metaverso. STAR7 si articola in 5 principali aree di business: Engineering, Product Knowledge, Global Content, Experience, Printing. I competitor sulle singole aree sono tanti, ma cosa contraddistingue e differenzia STAR7?

“La nostra offerta si articola in cinque principali aree di business: ogni area è caratterizzata da specifici processi e fasi della catena del valore, pur restando strettamente correlate tra loro al ciclo di vita del prodotto. Ciò che ci caratterizza e contraddistingue è proprio questo approccio che definiamo “Integrale7” perché siamo in grado di offrire verticalità e specificità di competenze, unite in una visione globale e integrata che ci permette di seguire il cliente a 360 gradi come partner unico per l’intero ciclo di vita dell’informazione di prodotto e dei servizi correlati”.

La società conta oltre 800 dipendenti ed è presente in 3 continenti con 18 uffici, ma l’headquarter è in provincia di Alessandria. È un limite o un punto di forza guidare un’azienda piemontese nel mondo?  

“La “piemontesità” ci ha trasmesso i valori: cerchiamo di agire sempre con i piedi ben piantati a terra e di non fare mai il passo più lungo della gamba. Oltre che piemontesi, siamo italiani, e questo è motivo d’orgoglio perché portiamo nel mondo l’Italia creativa, brillante e flessibile che ci dà una marcia in più. Abbiamo poi anche la flessibilità che serve per adattarci al contesto globale in cui operiamo, che è una caratteristica fondamentale per una società di servizi”.

L’acquisizione di LocalEyes, società irlandese nata nel 1997 per supportare Apple nella traduzione e localizzazione dei contenuti tecnici, va verso l’ampliamento del giro d’affari nel mercato americano?

“LocalEyes conta cinque società e quattro sedi tra Europa e Stati Uniti. Integrarla all’interno del Gruppo ci ha permesso di acquisire la credibilità necessaria per essere presenti nel mercato americano anche per il settore Tech. Oggi, il 28% dei ricavi arriva dagli Stati Uniti ed entro i prossimi due anni puntiamo a raggiungere il 40%. Quello americano è un mercato importante, dal grande potenziale”.

Oltre a quello americano, qual è secondo lei un mercato in forte espansione?  

“Il Sud America e il suo epicentro, il Brasile, dove abbiamo una presenza fissa dal 2014. Nonostante le condizioni geopolitiche e le difficoltà legate al cambio, il Brasile è un mercato in forte espansione e in crescita costante, sempre a doppia cifra. Lì continueremo ad investire e a crederci”.

Luxottica, Costa Crociere, Cnh Industrial, Intesa Sanpaolo, Unicredit, Tim, Ferrero, Franke, Technogym, Max Mara, sono tra i vostri clienti. Sono tutte aziende diverse, di medie e grandi dimensioni, che appartengono a più di 20 settori differenti. Qual è stata la più grande sfida che vi siete trovati ad affrontare?

“Lavoriamo con aziende di dimensioni diverse e fatturato differente, dalle multinazionali alle imprese a conduzione famigliare. Ci interfacciamo quindi con una grande eterogeneità e la sfida che affrontiamo ogni giorno è quella di combinare know how specifico, tecnologia e visione d’insieme per offrire le migliori soluzioni possibili alle esigenze di ciascun cliente”.

Il futuro è il Metaverso o i manuali cartacei?

“Il futuro è sempre qualcosa di nuovo, ma non significa che quello che verrà dopo escluda quello che c’è adesso. Il libro, ad esempio, continua ad essere letto su carta nonostante la diffusione degli e-book. Le informazioni di prodotto saranno viste, consultate e condivise in diverse modalità: un media non escluderà gli altri, anzi, aumenteranno le possibilità di scelta per accedere alle informazioni”.

 

Lorenzo Mondo Ceo Star7
Lorenzo Mondo. Ceo di Star7

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